Negli ultimi anni si è visto un interesse crescente verso il cibo giapponese da parte del mondo intero, ma il sushi è probabilmente il piatto più noto. È difficile però capire come sia meglio mangiarlo. Può esserci confusione riguardo all’uso di bacchette o delle mani, oppure riguardo all’aggiunta di salsa di soia, ecc. Questo articolo introduce il lettore ai metodi e all’etichetta da rispettare per gustare al meglio il sushi.
Storia del sushi
Il sushi è un piatto tipico della cucina giapponese, ma non ha avuto origine in Giappone. Le sue origini possono essere fatte risalire al sud-est asiatico, intorno al IV secolo a.C. Si dice che l’antenato del sushi sia il “narezushi”, preparato dagli abitanti delle aree montane facendo fermentare il pesce nel riso e nel sale per conservarlo a lungo. Questa tecnica di conservazione fu introdotta in Giappone nello stesso periodo della coltivazione del riso proveniente dalla Cina. A quel tempo il pesce era accompagnato solo da riso avanzato.
Questo modo di mangiare il narezushi durò per un lungo tempo. In periodo Heian i registri mostrano che il narezushi fatto con ayu pescato localmente, carpa cruciana, salmone, ecc. era usato per pagare le tasse. Il funazushi, nella regione di Omi, l’heshikozushi di Fukui e l’hatahatazushi di Akita, sono alcuni dei narezushi che ancora fanno parte dei piatti locali.
Fu durante il periodo Edo che il sushi si avvicinò al suo stile attuale. Il “nigiri sushi”, che è fatto mettendo il pesce pescato nella grande baia di Tokyo sul riso cotto nell’aceto, si è diffuso ampiamente come un piatto locale di Edo. Il nigiri sushi del periodo Edo era molto più grande di adesso, e aveva le dimensioni di una palla da tennis. Inoltre, dato che non c’era il frigorifero, il pesce crudo non veniva usato e veniva immerso nella salsa di soia, condito con aceto e bollito.
Solo a partire dall’era Meiji si è usato il pesce crudo nel sushi. I progressi nei metodi di pesca e di distribuzione hanno permesso di impiegare il ghiaccio per tenere al fresco gli ingredienti e conservarli, eliminando così la necessità di condirli. Infatti è sufficiente aggiungere la salsa di soia appena prima di mangiare il sushi. In era Taisho, fecero la loro comparsa i primi frigoriferi elettrici e i tipi di pesce usati per il sushi aumentarono mentre le dimensioni si ridussero.
Come mangiare il sushi
Con le mani o con le bacchette?
Non importa se si usano le mani o le bacchette, basta scegliere il metodo più semplice per sé stessi. L’unica cosa che va assolutamente mangiata con le bacchette è lo zenzero.
Pesce e riso insieme
Il nigiri sushi è un’armonia di sapori tra il pesce e il riso. È vietato mangiare il pesce e il riso separati o tagliare i pezzi di nigiri con le bacchette: un nigiri va mangiato in un boccone!
Come usare la salsa di soia
L’etichetta prevede che la salsa di soia venga aggiunta al pesce, non al riso. Tenere il sushi ai due lati e aggiungere una piccola quantità di salsa di soia solo al pesce. Per sushi a cui è difficile aggiungere la salsa di soia si può usare un po’ di zenzero come pennello. Attenzione a non aggiungere troppa salsa di soia, altrimenti rovinerà il sapore autentico del pesce.
Evita odori di sottofondo
Per gustare al meglio il gusto delicato e l’aroma del sushi è meglio evitare di mettersi del profumo. Attenzione anche all’odore di tabacco residuo.
Ingredienti principali per intensificare il gusto del sushi
Wasabi
Il wasabi è una spezia nativa del Giappone ed è caratterizzato da un gusto pungente e da una fragranza rinfrescante. Elimina l’odore di pesce dal sushi e aggiunge una nota di gusto. Ha anche funzione battericida, quindi è importante aggiungerlo al pesce crudo. Funge anche da collante per il pesce e il riso insieme.
Zenzero gari
Il gari consiste in zenzero sottaceto in salsa agrodolce. Elimina l’odore del pesce e rinfresca la bocca. Anche questo ingrediente ha funzione battericida e gioca un ruolo importante nel prevenire l’avvelenamento da cibo.
Thè verde
La catechina, un ingrediente astringente del tè verde, ha un effetto deodorante. Come il wasabi e il gari, ha la funzione di eliminare l’odore di pesce e neutralizzare i sapori in bocca. Dopo aver mangiato il sushi, bere del tè verde caldo aiuta a cancellare le tracce di unto e ad apprezzare al meglio il gusto di ciascun nuovo ingrediente.
Per rendere il sushi ancora più delizioso è necessario attenersi ad alcune regole. Tuttavia, non bisogna essere pignoli sul formato. Se l’articolo è stato gradito si invita il lettore a tenere a mente la storia del sushi e le regole dell’etichetta da seguire per mangiarlo.